Avviene durante ogni campagna elettorale, da quando il Controllo di Vicinato si è affermato in Italia, che diverse parti politiche tentino di strumentalizzarne il progetto a fini elettorali.
Il progetto di Controllo di Vicinato in Italia è nato a cavallo degli anni 2008/2009, promosso da cittadini per altri cittadini ed ha fatto inizialmente fatica ad accreditarsi presso le istituzioni, sia locali che nazionali. Ovviamente nessuno può impedire a gruppi e partiti politici di parlarne durante la campagna elettorale, evidenziandone l’utilità e l’opportunità di applicazione. Anzi, riteniamo sempre utile che se ne parli. La differenza tra parlarne e strumentalizzarlo sta nel fatto che, chi ne parla, lo ostenti e lo utilizzi unicamente a fini elettorali – magari quando nulla è stato fatto per il progetto fuori dal periodo pre-elettorale.
Le associazioni che in Italia promuovono il Controllo di Vicinato sono state sempre consapevoli del rischio di strumentalizzazione da parte della politica e pertanto evitano dibattiti pubblici organizzati dai vari schieramenti politici - anche quando abbiano come tema la sicurezza partecipata ed il controllo di vicinato - al fine di evitare coinvolgimenti nelle polemiche che inevitabilmente emergono durante le campagne elettorali.
La Sicurezza è un bene di tutti e tutti dovrebbero assumersi la responsabilità di promuoverla nella propria comunità. Pertanto, il Controllo di Vicinato non può essere esclusivo appannaggio di una parte dei residenti o di una parte politica. Al contrario, è nato come risorsa a disposizione di ogni cittadino, con l'unico obiettivo di rendere più vivibili e sicure le nostre città.
Un immenso grazie va a tutti i gruppi, coordinatori e volontari che ogni giorno si spendono per il progetto.
La Rete ANCDV